Booklet Economia: l'economia lombarda tiene anche nel terzo trimestre sopra le attese, cresce tuttavia l'incertezza sul finire dell'anno

La Lombardia rispetto ai benchmark nazionali ed europei. Focus specifici per Milano, Lodi, Monza Brianza, Pavia.

La tenuta dell’economia lombarda, sopra le attese e fino a settembre, è confermata anche dalle esportazioni regionali che nel terzo trimestre aumentano in modo sostenuto su base annua, pur a un tasso inferiore rispetto ai periodi precedenti. Nello stesso trimestre migliora ancora anche il mercato del lavoro, ma non si chiude il divario di occupazione rispetto a prima del Covid.
Per il trimestre in corso, invece, si rafforzano i segnali di indebolimento del ciclo economico, con gli ordinativi del manifatturiero che a novembre continuano a flettere per il quinto mese consecutivo. Tuttavia, nell’ultimo mese le aspettative a breve termine di produzione tornano ad aumentare, sebbene su livelli medi decisamente più contenuti rispetto alla prima metà del 2022. Anche nei servizi si osserva la stessa dinamica lato domanda, con un peggioramento nella situazione corrente ma al contempo un miglioramento nelle attese. La vera certezza è quindi l’incertezza, soprattutto nell’industria.

Più nel dettaglio, le indagini di novembre in Lombardia e nel Nord Ovest rilevano un ulteriore peggioramento dei giudizi sulla domanda nel manifatturiero che ormai dall’estate si aggira sui minimi da inizio 2021, con una flessione della componente sia interna sia soprattutto estera. Inoltre, le giacenze di prodotti finiti nei magazzini si accumulano sopra al normale. In senso inverso, le aspettative di produzione tornano ad aumentare dopo tre mesi, determinando così un lieve miglioramento dell’indice sintetico di fiducia. Nonostante ciò, la fiducia rimane sia nel Nord Ovest e in Italia sia nei principali paesi europei intorno ai punti più bassi da fine 2020/inizio 2021.

Inoltre, tra gli operatori industriali, più ancora che tra quelli dei servizi alle imprese e dell’ICT, prevale una diffusa e marcata difficoltà nel prevedere l'andamento futuro degli affari della propria impresa, con un indice di incertezza rilevato da Istat a livello nazionale che a novembre si posiziona solo di poco al di sotto dei livelli elevatissimi registrati allo scoppio della guerra in Ucraina. Tra i fattori di maggiore volatilità e rischio in prospettiva, si segnala il rialzo in corso nelle quotazioni del gas: dopo l’autunno mite e la marcata riduzione registrata tra inizio settembre e metà novembre, nelle ultime settimane il gas europeo è di nuovo in salita, riguadagna un +40% rispetto al minimo del mese scorso (97,9 €/MWh l’11/11/22) e torna su livelli oltre 12 volte rispetto al pre Covid (137,5 €/MWh il 13/12/22, a confronto con gli 11,2 €/MWh medi di gennaio 2020).

Per quanto riguarda le esportazioni, in Lombardia la crescita su base annua nel terzo trimestre decelera rispetto alla prima metà dell’anno ma rimane molto sostenuta (+18,5% su base annua), riflettendo una buona tenuta competitiva sui mercati esteri ma anche il rialzo dei prezzi di vendita che incorporano quotazioni straordinarie di molte materie prime industriali. Nel complesso dei primi nove mesi del 2022, il bilancio preconsuntivo per le imprese lombarde è di vendite estere record pari a 120 miliardi di euro, in aumento del +20,5% rispetto al 2021 (+27% rispetto al 2019): risultato sostanzialmente in linea con l’Italia (+21,2%), ma superiore alle principali regioni benchmark nazionali (+16,9% Emilia-Romagna, +17,5% Veneto, +18,1% Piemonte) ed europee (+12,5% Bayern, +15% Auvergne Rhône-Alpes, +17,3% Cataluña).
In Lombardia i settori che più contribuiscono alla performance tra gennaio e settembre sono: elettronica (+28,8% tendenziale), metalli (+27,7%), chimica (+22,6%) e moda (+26%). L’automotive è l’unico comparto con il segno meno (-1,5%). Tra i mercati di destinazione, la crescita è generalizzata: +21,3% l’export verso l’Ue (in particolare, +28,4% Spagna, +24,1% Germania) e +19,6% verso l’extra Ue (in particolare, +37,5% Stati Uniti, +33,2% Svizzera).

Infine, nel mercato del lavoro lombardo si contano 52 mila occupati in più nel terzo trimestre 2022 rispetto al 2021 e, in parallelo, diminuiscono ulteriormente i disoccupati (-33 mila) e gli inattivi (-25 mila). A questo quadro di progressiva ripresa si affianca un deficit persistente rispetto alla situazione pre Covid: a confronto con il 3° trimestre 2019, il bilancio è ancora di -20 mila occupati e, sebbene risultino -19 mila disoccupati, ci sono ancora +27 mila inattivi. Inoltre, più di recente, tornano a crescere le ore di cassa integrazione autorizzate in regione, a circa 8 milioni nel mese di ottobre, il 28% in più rispetto a settembre.

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