Economie regionali: l'economia della Lombardia

Aggiornamento congiunturale della Banca d'Italia

Sintesi

Si consolida la ripresa in Lombardia: ancora segnali positivi nel primo semestre 2015, e le indicazioni delle imprese per il 2016 lasciano prevedere che il processo di accumulazione continui.

La produzione industriale è cresciuta dello 0,7% nel primo semestre del 2015 rispetto al semestre precedente, e si è ulteriormente stabilizzata nel terzo trimestre (+0,2% sul periodo precedente), anche se l’indice si colloca ancora su un livello inferiore di circa 10 punti percentuali rispetto al picco del terzo trimestre 2007. Cresce la domanda rivolta alle imprese del comparto (+0,9%), trainata soprattutto dalla componente estera, in crescita anche nel terzo trimestre (+0,5% sul trimestre precedente). Le esportazioni del resto fanno registrare un +2,6% nel primo trimestre 2015 su base tendenziale, grazie a un +2% sul mercato EU e un +3,3% sull’extra UE (che pesa per il 45% del totale export lombardo).

Le informazioni provenienti dalle indagini Inwind della Banca d’Italia confermano i segnali positivi per quanto riguarda fatturato e redditività aziendale, con un ulteriore recupero di ordinativi e produzione nei prossimi mesi e un rafforzamento nella dinamica degli investimenti. In particolare, i dati del fatturato relativi ai primi tre trimestri 2015 confermano quanto rilevato dai pre-consuntivi 2015 sulle imprese milanesi del Centro Studi Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza: il fatturato risulta in crescita per il 46,7% delle aziende lombarde, in diminuzione per circa il 23% (45% e 25% i corrispondenti dati rilevati dall’indagine Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza).

Si stabilizzano le costruzioni dopo una lunga fase di contrazione, mentre risultano in crescita i servizi, grazie anche a una ripresa dei consumi e del turismo, cui ha contribuito l’avvio a maggio di EXPO 2015.

spesa per investimenti

 

Segnali positivi anche dal mercato del lavoro: diminuiscono per la prima volta dopo sette anni i disoccupati.

Nel primo semestre del 2015 si conferma il trend di crescita del numero di occupati (+0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e la contestuale diminuzione, per la prima volta dopo sette anni, del numero dei disoccupati (-2%). Il tasso di occupazione sale al 64,8%, mentre scende al 8,2% quello di disoccupazione (0,2 punti percentuali in meno rispetto al primo semestre 2014). A livello settoriale, aumentano gli addetti dell’industria, diminuiscono le costruzioni mentre rimangono stabili i servizi.

I dati sulle Comunicazioni obbligatorie ai Centri per l’impiego registrano un aumento dei contratti a tempo indeterminato, presumibilmente per effetto degli sgravi contributivi.

Crolla la CIG: nei primi 9 mesi dell’anno, -37,7% delle ore autorizzate rispetto allo stesso periodo del 2014.

occupazione in lombardia

 

La ripresa si riflette in parte sulla dinamica del credito: tornano a crescere i prestiti alle famiglie, mentre si attenua ulteriormente la flessione per le imprese.

I segnali di ripresa dell’attività economica hanno permesso un'ulteriore attenuazione del calo dei prestiti bancari, che a giugno hanno fatto registrare un -1,2% su base annua, a fronte di una diminuzione del 2,9% nello scorso dicembre. La variazione ancora negativa (ma in progressivo recupero dal punto di minimo raggiunto negli ultimi mesi del 2013) è legata a un calo dei prestiti al settore produttivo (-3,2%), mentre risultano in crescita quelli alle famiglie (+0,9%). Tenuto conto anche dei prestiti erogati dalle società finanziarie, il credito al settore produttivo lombardo è diminuito del 3,1% a giugno su base annua (vs. il -3,8% registrato a dicembre), con tuttavia un +0,2% registrato sul manifatturiero.

A contribuire al miglioramento della dinamica del credito agiscono tanto fattori di domanda quanto di offerta. L’indagine Banca d’Italia condotta presso i principali intermediari operanti in Lombardia (Regional Bank Lending Survey) indica che l’andamento dei finanziamenti ha beneficiato sia di un miglioramento delle condizioni di accesso al credito, sia di una ripresa della domanda di prestiti. Per le imprese, la domanda è stata  guidata principalmente dalla gestione del circolante, ma risulta in crescita la componente degli investimenti. Per quanto riguarda le famiglie, la maggiore domanda ha interessato sia i mutui sia il credito al consumo. Secondo le previsioni degli operatori, il rafforzamento della domanda dovrebbe proseguire nella seconda metà del 2015.

Nonostante un quadro congiunturale positivo, il deterioramento della qualità del credito prosegue a ritmi invariati: a giugno, il tasso di ingresso in sofferenza resta all’1,8%  (3,4% per quanto riguarda le imprese).

prestiti

In allegato il report completo.

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