La filiera della microelettronica in Lombardia
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La Lombardia si posiziona in modo competitivo nella filiera globale della microelettronica grazie alla presenza sul territorio di un ecosistema altamente innovativo.
La Lombardia prima regione italiana per esportazioni di schede e componenti elettroniche
La Lombardia rappresenta ben il 43% del totale delle esportazioni italiane di schede e componenti elettroniche, contro un 26,1% per del totale delle esportazioni. La regione presenta dunque una forte specializzazione nelle esportazioni del settore.
La filiera della microelettronica lombarda: una realtà diversificata, tra proiezione globale e radicamento territoriale
La filiera della microelettronica lombarda si compone di ben 622 realtà aziendali, distribuite lungo le diverse fasi della catena del valore.
Il segmento “core”, ossia quello dedicato alla ricerca e sviluppo e alla produzione di semiconduttori in senso stretto, conta 146 imprese e si caratterizza per una forte apertura internazionale e diversificazione: a 48 grandi player multinazionali (sia italiani che esteri) si affiancano 49 PMI e PMI innovative e 49 startup innovative.
Le imprese del segmento “core” attivano e fanno affidamento su quelle del segmento “upstream”, collocato a monte nella catena del valore e composto da 426 fornitori e sviluppatori di tecnologie abilitanti. È interessante notare come ben il 37,1% di questi soggetti risieda nella regione stessa: la filiera della microelettronica lombarda, dunque, ha certamente una spiccata proiezione internazionale grazie agli attori “core”, ma è allo stesso tempo fortemente radicata sul territorio, contribuendo in modo rilevante al suo sviluppo. Inoltre, la specializzazione dei fornitori lombardi riflette le eccellenze produttive lombarde, per esempio nel campo dei prodotti chimici e in quello dei macchinari e della componentistica.
A valle del segmento “core”, infine, si posizionano 50 attori “downstream” giovani ed emergenti: si tratta di PMI, PMI innovative e startup innovative attive sul territorio lombardo che sviluppano, ma anche utilizzano, chip destinati ai propri prodotti in ambiti come l’automotive, le telecomunicazioni, il biotech, l’energia, la domotica e l’aerospazio.
Un settore ad altissima intensità di innovazione
Tra le imprese ‘core’ e ‘downstream’, ben il 72% svolge attività di ricerca e sviluppo, spesso in combinazione tra loro o insieme ad attività di produzione o commerciali. Si tratta di un’intensità di innovazione eccezionale, che fa del settore uno dei più attivi in processi di R&D.
L’ecosistema allargato: le sinergie tra industria, università e centri di ricerca
La filiera della microelettronica lombarda non abbraccia solo il sistema industriale, ma coinvolge una pluralità di attori in un vero e proprio ecosistema allargato. Le imprese della filiera lombarda, infatti, hanno costruito una rete ampia e internazionale di collaborazioni per la ricerca, stringendo rapporti con oltre 80 università e centri di ricerca in Italia e all’estero.
Anche in questo ambito, sono forti i legami con il territorio: il 28,7% delle collaborazioni attivate dalle imprese lombarde dell’industria della microelettronica sono con università e centri di ricerca in Lombardia, quota che sale al 57% con riferimento alle borse di dottorato. Emergono per eccellenza il Politecnico di Milano (primo con il 19% delle collaborazioni), l’Università degli Studi di Catania (10,5%) e l’Università degli Studi di Pavia (6,7%).
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