L'Italia nell'economia internazionale

Rapporto annuale di ICE 2016-2017.

In sintesi

L’ICE ha presentato il rapporto annuale «L’Italia nell’economia internazionale» 2016-2017. L’analisi comprende quest’anno un focus sul commercio digitale e la quarta rivoluzione industriale.

Il commercio mondiale nel 2016 è cresciuto ma in misura più contenuta rispetto al passato. Da un lato si osserva un accorciamento delle catene del valore, grazie agli investimenti effettuati in prossimità dei mercati di sbocco. Dall’altra parte emergono nuovi modelli di sviluppo industriale, soprattutto nei paesi demograficamente più vitali, che preferiscono produrre internamente diminuendo così le importazioni di beni e servizi.

1 produzione

Per quanto riguarda l’Italia, nel 2016 le esportazioni crescono dell’1,2% (in valore a prezzi correnti). Un incremento modesto a cui segue, però, una decisa ripresa degli scambi con l’estero nei primi mesi del 2017.

2 principali valori

Nella classifica 2016 degli esportatori mondiali di merci, l’Italia occupa la nona posizione. Tra i primi 15 esportatori, solo cinque paesi (di cui uno è l’Italia), realizzano una crescita delle proprie esportazioni.

3 primi 15 esportatori

I paesi europei rappresentano i principali mercati di sbocco delle imprese italiane esportatrici, grazie alla vicinanza geografica e culturale. Le aree a maggiore crescita, invece, sono quelle più lontane, dagli USA e Canada, fino ai mercati asiatici. In Cina, invece, la quota rimaste stabile nel 2013-2016.

4 zone di crescita

Il numero di imprese esportatrici italiane cresce, ma ancora troppo lentamente: nel periodo 2010-2016 si hanno 10mila imprese in più.

 

Un gap che l’Italia non riesce ancora a colmare è rappresentato dalla sfida digitale. Nell’e-commerce, ad esempio, l’Italia è quasi fanalino di cosa, precedendo solo la Grecia tra i paesi OCSE.

5 imprese e commerce

È un ritardo importante perché la dinamica crescente del processo di digitalizzazione sarà sostenuta dall’ingresso nel mercato del lavoro dei cosiddetti millennials, fortemente orientati all’acquisto on line. I millennials da un lato e la quota sempre maggiore di classe media nei Paesi emergenti rappresentano un potenziale interessante per tutte le imprese italiane esportatrici.

 

Il report completo è disponibile al seguente link: report completo.

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