Milano traino della ripresa economica italiana

Rapporto annuale della Camera di Commercio di Milano.

In sintesi

Milano traino della ripresa economica italiana: secondo il rapporto annuale “Milano Produttiva” della Camera di Commercio nel 2016 gli indicatori dell’economia milanese continuano a crescere.

Le imprese attive

Nel 2016 il numero delle imprese milanesi iscritte al Registro delle Imprese cresce dell’1,5%, performance doppia rispetto al risultato regionale e a quello nazionale (0,7%) per un totale di 296.404 imprese attive.
Le società di capitali sono in espansione (42% delle nuove iscrizioni 2016): 117mila imprese, il 2,5% in più rispetto al 2015. Nella dinamica dei settori produttivi, il commercio segna un aumento delle imprese attive (+1,4%) mentre la manifattura subisce un lieve calo (-0,8%).
Le attività imprenditoriali “under 35” a Milano sono 25.684, in calo del -0,4% rispetto al 2015; la dimensione prevalente è quella piccola (70,8% ditte individuali).
Le imprese rosa sono 52.175, concentrate per il 60% nei servizi e per il 26,5% nel commercio e segnano anche un’ottima performance (+1,5% in un anno) rispetto alla media regionale e nazionale (rispettivamente +0,8% e +0,5%).

 

Il commercio internazionale

Milano riporta le sue esportazioni ai livelli del 2012: nel 2016 le vendite all’estero valgono 38,5 miliardi di euro, segnando un +3,9% rispetto al 2015, ben oltre tre punti percentuali sopra la performance della Lombardia (+0,8%).
Il commercio estero milanese è pari al 34,3% di quello regionale (confermando la sua leadership tra le province della Lombardia) e al 9,2% di quello italiano.
A livello settoriale, rispetto al 2015, cresce l’esportazione di moda (+9,9%), metalli e derivati (+6,9%), prodotti chimici e farmaceutici (rispettivamente +6,1% e +9,8%), meccanica (+1,5%); in controtendenza soltanto la computeristica (-7,4%) e la produzione di mezzi di trasporto (-3,4%).
La destinazione commerciale principale resta il mercato europeo per oltre la metà del valore, ma migliorano notevolmente i mercati asiatici (+10,1%) e in particolare il Giappone (+29% nell’ultimo anno).

 

Gli investimenti diretti esteri

Le partecipate all’estero dalle imprese lombarde rappresentano il 33,5% di tutte le imprese estere partecipate da imprese italiane: quota che sale al 46,8% considerando le imprese italiane a partecipazione estera localizzate in Lombardia.
Milano è la provincia italiana con il maggior numero di imprese multinazionali a base italiana e di imprese da queste partecipate all’estero (4.556 aziende, 255.600 dipendenti e 59,7 miliardi di euro di fatturato).
Tra il 2009 e il 2016 le imprese milanesi hanno incrementato la consistenza delle proprie partecipazioni all’estero, con tassi di crescita superiori alla media lombarda e nazionale (tra il 10% e il 20%), anche se negli ultimi anni si rileva un rallentamento.

 

Il mercato del lavoro

L’occupazione a Milano prosegue la scia positiva che perdura da qualche anno: 32mila occupati in più, ovvero +2,3% rispetto al 2015, per un totale di un milione e 433mila occupati (un terzo dell’intera Lombardia).
Il tasso di occupazione è del 68,4%: aumentano i dipendenti (+2,8%) e in particolare, crescono i contratti a tempo determinato (+11mila unità dalla scorsa rilevazione, +11,2% sul 2015).
Le persone disoccupate (116mila unità) sono calate del -4,9% su base annua.
Il tasso di disoccupazione si è ridotto di mezzo punto percentuale rispetto al 2015, portandosi al 7,5%, e al di sotto della media nazionale. In particolare, il tasso di disoccupazione giovanile è calato di oltre tre punti nel 2016 portandosi al 18,6%, il dato più basso degli ultimi quattro anni e inferiore di ben dieci punti rispetto al valore nazionale (28,4%).

 

Le startup innovative a cinque anni dal registro

A livello nazionale, le start up innovative si sono quintuplicate nell’arco di tre anni. Esse si collocano soprattutto in Lombardia (22%), Emilia-Romagna (11,9%), Lazio (9,8%), Veneto (7,8%) e Campania (6,3%).
Il numero di start up innovative è in aumento, ma il tasso di natalità è in diminuzione. Anche a Milano (dove risiede il 15% delle start up italiane), il 70% di esse risulta già iscritto nel registro entro il 2015: un chiaro sintomo di minore dinamicità rispetto al recente passato.
Tre quarti delle start up innovative operano nei servizi (in particolare in servizi professionali alle imprese e attinenti l’Ict), ancor di più nella città metropolitana di Milano, dove la percentuale raggiunge l’83%.
Ogni impresa innovativa ha in media 3,4 dipendenti, mentre a Milano il dato sale a 4. Per ciò che riguarda la composizione dell’azionariato, le start up innovative hanno in media circa quattro soci a livello nazionale e circa cinque soci nel territorio di Milano.
Le circa 3.900 start up innovative in Italia hanno generato nel 2015 un fatturato di circa 607 milioni di euro. Il 23% di questo fatturato complessivo è stato prodotto nella sola Milano, da 620 imprese. Di queste, 35 hanno prodotto un fatturato superiore a un milione di euro.

 

Il rapporto completo è disponibile al seguente link: report completo.

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