Osservatorio Assolombarda Agenzie per il Lavoro - IV trim. 2015

Il ranking delle professionalità nell'area milanese.

La domanda di lavoro interinale ricomincia a correre.

 

La domanda di lavoro interinale ricomincia a correre
Nel IV trimestre 2015 tornano ad accelerare le richieste di lavoratori interinali da parte delle imprese dell’area milanese: +32% rispetto agli ultimi tre mesi del 2014. Il trend di crescita del 2015 riacquista quindi il ritmo iniziale (+33% l’exploit nel I trimestre), che sembrava essersi attenuato nel II (+27%) e III trimestre (+26%).
Si accentuano i segnali provenienti dal lavoro in somministrazione - che spesso anticipa tendenze più generali - di un risveglio della domanda di lavoro nell’area milanese
In questo periodo crescono le richieste di personale tecnico
L’aumento è trainato principalmente da due categorie: il personale non qualificato (+110%) e i tecnici (+101%), che hanno così visto crescere la loro “quota di mercato” rispettivamente dal 14% al 23% e dal 12% al 18% in un solo anno.
Se il balzo dei primi può rappresentare il colpo di coda dell’Expo (il IV trimestre è ancora in parte sovrapposto all’evento - mese ottobre - e alle successive attività di ripristino dell’area), la maggiore domanda di tecnici può avere ragioni di carattere meno contingente, legate ai segnali di una possibile ripresa.
L’esigenza di accrescere il personale tecnico, centrale nello svolgimento dei processi di produzione, può nascere dall’intenzione delle imprese di aumentare il potenziale produttivo.
Farlo cautelativamente attraverso contratti di “somministrazione a tempo determinato” risponde all’esigenza di verificare se l’attuale fase positiva si consoliderà in una stabile ripresa e in tal caso inserire le nuove risorse in organico con contratti a tempo indeterminato.
Difficile trovare operai specializzati, conduttori impianti e tecnici
Il gruppo di profili professionali che le Agenzie per il Lavoro segnalano di difficile reperimento si concentra tra gli operai specializzati: montatori e manutentori, fonditori e saldatori, installatori e manutentori di attrezzature elettroniche, fabbri, operai specializzati nella meccanica di precisione e nel tessile abbigliamento. In molti di questi casi non emergono particolare criticità perché le richieste da parte delle imprese sono piuttosto contenute.
Difficoltà di reperimento emergono per alcune figure centrali per le esigenze produttive delle imprese, creando possibili vincoli allo svolgimento della loro attività.
E’ il caso, ad esempio, di due figure tecniche - i tecnici informatici e i tecnici in campo ingegneristico - e degli operatori di impianti per la trasformazione di metalli, conduttori di impianti che l’indagine segnala di difficile reperibilità da più trimestri.

Nel IV trimestre 2015 tornano ad accelerare le richieste di lavoratori interinali da parte delle imprese dell’area milanese: +32% rispetto agli ultimi tre mesi del 2014. Il trend di crescita del 2015 riacquista quindi il ritmo iniziale (+33% l’exploit nel I trimestre), che sembrava essersi attenuato nel II (+27%) e III trimestre (+26%).Si accentuano i segnali provenienti dal lavoro in somministrazione - che spesso anticipa tendenze più generali - di un risveglio della domanda di lavoro nell’area milanese

In questo periodo crescono le richieste di personale tecnico

L’aumento è trainato principalmente da due categorie: il personale non qualificato (+110%) e i tecnici (+101%), che hanno così visto crescere la loro “quota di mercato” rispettivamente dal 14% al 23% e dal 12% al 18% in un solo anno.Se il balzo dei primi può rappresentare il colpo di coda dell’Expo (il IV trimestre è ancora in parte sovrapposto all’evento - mese ottobre - e alle successive attività di ripristino dell’area), la maggiore domanda di tecnici può avere ragioni di carattere meno contingente, legate ai segnali di una possibile ripresa.L’esigenza di accrescere il personale tecnico, centrale nello svolgimento dei processi di produzione, può nascere dall’intenzione delle imprese di aumentare il potenziale produttivo. 
Farlo cautelativamente attraverso contratti di “somministrazione a tempo determinato” risponde all’esigenza di verificare se l’attuale fase positiva si consoliderà in una stabile ripresa e in tal caso inserire le nuove risorse in organico con contratti a tempo indeterminato.

Difficile trovare operai specializzati, conduttori impianti e tecnici

Il gruppo di profili professionali che le Agenzie per il Lavoro segnalano di difficile reperimento si concentra tra gli operai specializzati: montatori e manutentori, fonditori e saldatori, installatori e manutentori di attrezzature elettroniche, fabbri, operai specializzati nella meccanica di precisione e nel tessile abbigliamento. In molti di questi casi non emergono particolare criticità perché le richieste da parte delle imprese sono piuttosto contenute.Difficoltà di reperimento emergono per alcune figure centrali per le esigenze produttive delle imprese, creando possibili vincoli allo svolgimento della loro attività. 
E’ il caso, ad esempio, di due figure tecniche - i tecnici informatici e i tecnici in campo ingegneristico - e degli operatori di impianti per la trasformazione di metalli, conduttori di impianti che l’indagine segnala di difficile reperibilità da più trimestri.

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