Pressione fiscale locale per le imprese: +9% in 5 anni Comunicato stampa

Pressione fiscale locale per le imprese: +9% in 5 anni

6° Rapporto sulla fiscalità locale nei comuni della Città Metropolitana di Milano e delle province di Monza e Brianza e Lodi. Ferro: "Rimodulare il carico tra IMU e TASI e uniformare l'interpretazione della norma sulla TARI, due azioni da diffondere come best practice per ridurre la pressione fiscale sulle nostre imprese".

Milano, 11 aprile 2018La pressione fiscale locale resta su livelli elevati anche per il 2017 e, anzi, cresce guardando all’intervallo 2012-2017. È quanto emerge dal 6° Rapporto sulla fiscalità locale promosso da Assolombarda, che analizza la pressione fiscale esercitata dai comuni della Città Metropolitana di Milano e delle province di Monza e Brianza e Lodi. L’indagine rileva e mette a confronto i valori delle imposte gravanti sugli immobili di impresa - IMU, TASI, TARI, oneri di urbanizzazione – e l’Addizionale Irpef per quanto riguarda le persone.

Sebbene il 2017 registri una lievissima riduzione della pressione fiscale rispetto all’anno precedente, sia per i capannoni (-0,4) sia per gli uffici (-0,3%), negli ultimi 5 anni gli uffici hanno visto un incremento della pressione fiscale dell’8,7%, che li ha portati a pagare in media 619 euro in più. Ancora più consistente l’aumento per i capannoni industriali pari al 9,1% con un incremento di 3.346 euro.

I Comuni con il livello di pressione fiscale più alto sono quelli di grandi dimensioni e più vicini a ai 3 capoluoghi. Infatti i primi cinque Comuni per carico fiscale complessivo sulle imprese (considerando IMU, TASI e TARI su uffici e capannoni) sono: Milano, Sesto San Giovanni, Paullo, Rozzano  e Cologno Monzese. Anche Monza e Lodi sono alti in graduatoria, rispettivamente all’8° e al’11° posizione.

Si deve però tenere in considerazione che il dato è influenzato in maniera importante dal valore catastale degli immobili che in questi territori è particolarmente rilevante.

“Si tratta di un lavoro importante che monitora ben 250 comuni, mettendo a disposizione delle Amministrazioni comunali una fotografia complessiva dell’impatto della fiscalità locale sulle attività produttive con l’auspicio che diventi uno strumento utile a orientare le scelte future– ha dichiarato Carlo Ferro, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Politiche industriali e Fisco –. Occorre, infatti, ridurre il peso dell’imposizione fiscale sulle imprese e snellire la burocrazia per rendere il territorio ancora più attrattivo, in aggiunta ai suoi requisiti di imprenditorialità, competenze e qualità del lavoro, e far crescere la competitività delle nostre aziende. A cominciare, per esempio, dalla rimodulazione del carico fiscale tra IMU e TASI: quest’ultima, infatti, è interamente deducibile dalle imposte sui redditi delle società e pertanto più conveniente a parità di gettito per il Comune. Oltre alla necessità di uniformare l’interpretazione della norma sulla TARI in relazione ai magazzini funzionali all’attività produttiva, che molti Comuni continuano a tassare nonostante il Ministero dell’Economia e delle Finanze li abbia dichiarati esenti da imposta”.

Allontanandosi dai principali capoluoghi, invece, la situazione migliora. I comuni più virtuosi in termini di pressione fiscale sono tutti in provincia di Lodi. Tra questi troviamo: Castelnuovo Bocca D’Adda, Maccastorna, Cornovecchio, Cavacurta e Orio Litta.

Il monitoraggio mette, inoltre, in evidenza che IMU e TASI rimangono sui valori del 2016. Un risultato determinato dalla Legge di Stabilità 2017 che ha imposto ai Comuni, già dal 2016, il divieto di aumentare le aliquote. Nessuna Amministrazione, tra quelle oggetto del monitoraggio, le ha però riviste al ribasso, ad eccezione di Legnano che ha ridotto l’aliquota dell’IMU dei capannoni e alzato quella della TASI mantenendo inalterato il carico complessivo. Dal 2012 gli importi dovuti per queste imposte sono cresciuti complessivamente dell’11,3% per gli uffici e del 22,1% per i capannoni.

Anche gli oneri di urbanizzazione non hanno riscontrato rilevanti scostamenti rispetto allo scorso anno: 0,5% per gli uffici e 0,0% per i capannoni. In sei anni l’incremento complessivo è stato di circa il 5% per entrambe le tipologie di immobili.

Ugualmente l’Addizionale Irpef, che il monitoraggio rileva per via dell’impatto sui dipendenti delle imprese del territorio, rimane sui livelli del 2016. Quasi la totalità dei Comuni ha confermato le aliquote dell’anno precedente. Solo Cusano Milanino e Cologno Monzese l’hanno ridotta.

Dall’analisi emerge, invece, una diminuzione della tassa sui rifiuti. Nel 2017, infatti, la TARI nei principali comuni è diminuita in media dell’1,4% per gli uffici e dell’1,6% per i capannoni industriali. Una tendenza consolidata per questi ultimi che, anche nel periodo 2012-2017, hanno visto diminuire del 14,9% la tassa sui rifiuti. Mentre per gli uffici è cresciuta dell’1,3%.

“Come Assolombarda siamo attivi nello studio e nelle proposte di collaborazione sulla fiscalità per le imprese sia a livello nazionale sia locale” conclude Ferro. “Queste partnership sono esempi costruttivi di un approccio orientato allo sviluppo del territorio – ha sottolineato –. Tuttavia la pressione delle imposte locali è aumentata di 9 punti in 5 anni e l’incidenza della pressione fiscale sul PIL a livello nazionale si è attenuata solo marginalmente (un punto in 5 anni). C’è ancora molto da fare sulla fiscalità per la competitività dell’industria italiana anche a livello locale, facendo leva sulle best practice di collaborazione imprese – amministrazioni locali”.

Più nel dettaglio Assolombarda ha avviato, da alcuni anni, un percorso di confronto con le Amministrazioni locali che ha prodotto importanti risultati in termini di semplificazione e di risparmio per le imprese. Dal protocollo in materia di fiscalità locale siglato con Baranzate, Cinisello Balsamo, Lainate, Melzo e Rho, alle agevolazioni per le startup e i nuovi insediamenti produttivi a Buccinasco, Milano, Rho e Sesto San Giovanni, oltre all’esenzione dei magazzini funzionali alle attività produttive già recepite da Baranzate, Cernusco sul Naviglio, Milano e Rho, e la rimodulazione del carico impositivo di IMU e TASI introdotto da Lainate, Legnano e Melzo. Casi di successo che devono diventare best practice sempre più diffuse sul nostro territorio.

Per mettere a fattore comune le esperienze positive del Comuni del territorio, Assolombarda ha dedicato alla fiscalità locale un portale interattivo, accessibile a tutti, nel quale sono disponibili tutte le elaborazioni e i confronti dei 250 comuni analizzati, oltre a dati, grafici e mappe: www.assolombarda.it/fiscalita-locale

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