il MASE ha pubblicato l'Avviso che avvia le selezioni di progetti che prevedono l'impiego del vettore idrogeno nei settori industriali "hard to abate".
Tutte le imprese, Università ed enti di ricerca
Fondo perduto
20 marzo 2023
30 giugno 2023
Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), con D.M. n. 254 del 15 marzo 2023 (di seguito Decreto) e con Decreto n. 326 dell'8 maggio 2023 (Decreto correttivo), definisce le procedure finalizzate alla selezione e conseguente finanziamento di Piani di decarbonizzazione industriale, utilizzando come vettore l'idrogeno.
Le risorse disponibili relative al suddetto Avviso Pubblico sono complessivamente pari a 1 mld di euro e sono ripartite nei seguenti investimenti:
Rispetto alla dotazione complessiva, è destinato un importo pari a 400 mln per il finanziamento dei Piani di decarbonizzazione industriali finalizzati alla sostituzione di più del 90% del metano e dei combustibili fossili con idrogeno a basse emissioni di carbonio nei processi produttivi (articolo 6 del Decreto).
Infine, il 40% dell'importo complessivo della misura finanziaria è riservato a progetti che vengono realizzati nelle Regioni di: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il MASE si avvale di Invitalia Spa (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) per la gestione degli interventi del presente bando. Gli oneri derivanti dall'attività di rendicontazione del Soggetto Gestore sono a carico della dotazione finanziaria.
I soggetti che possono partecipare al seguente bando sono le imprese di qualsiasi dimensione che intendono realizzare un Piano di decarbonizzazione aziendale e che hanno le seguenti caratteristiche:
a) ai fini dell’accesso alle agevolazioni di cui al Capo II e III le imprese devono svolgere un’attività ricompresa nei codici ATECO 2007 indicati nell’Allegato 1 del Decreto.
Per progetti afferenti ad attività industriali non rientranti tra quelli di cui all’Allegato 1, in fase di istruttoria, il Soggetto gestore sottopone al Ministero una specifica richiesta di ammissibilità del progetto stesso rispetto all’appartenenza o meno ai settori hard-to-abate, sulla base della documentazione fornita dal Soggetto proponente circa la difficoltà ad abbattere le emissioni di carbonio nel proprio ciclo produttivo.
Per i progetti di cui al Capo II, possono altresì beneficiare delle agevolazioni di cui al presente Avviso le imprese produttrici di tecnologie impiegabili nelle attività riferite ai codici ATECO 2007 indicati nell’Allegato 1, ovvero gli organismi di ricerca in qualità di co-proponenti, secondo quanto previsto al comma 2.
b) non sono soggette a sanzioni adottate dall’Unione europea, secondo quanto previsto dal punto 52 del Temporary Crisis and Transition Framework Russia-Ucraina.
c) le imprese devono essere regolarmente costituite e iscritte come attive nel Registro delle imprese.
d) sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati.
e) sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali.
f) non sono imprese in difficoltà.
g) non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
h) hanno restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero.
i) sono in regola con le disposizioni vigenti in materia di obblighi contributivi.
Le imprese possono presentare un Piano di decarbonizzazione industriale anche congiuntamente tra loro e, per i soli Piani di decarbonizzazione industriale relativamente a progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale e progetti di investimento su processi industriali (articolo 6, comma 1, lettere a) e b) del Decreto), anche congiuntamente con organismi di ricerca, fino ad un numero massimo di cinque soggetti.
Sono ammessi alle agevolazioni del seguente bando i Piani di decarbonizzazione che prevedono, in alternativa:
a) progetto di ricerca industriale e/o di sviluppo sperimentale per l'uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio (Capo II del Decreto) in processi industriali, eventualmente abbinato a un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
b) progetto di investimento che preveda l'uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio (Capo III del Decreto), da realizzare insieme a:
c) progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile in sostituzione di idrogeno grigio (Capo IV D del Decreto).
Ogni progetto deve prevedere costi e spese ammissibili non inferiori a 500 mila euro.
Il piano di decarbonizzazione deve essere ultimato entro 36 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni e comunque entro e non oltre l’11 maggio 2026, se antecedente.
Le agevolazioni sono concesse attraverso procedura negoziale con un procedimento valutativo a sportello. Le domande sono valutate sulla base dell'ordine di arrivo e fino ad esaurimento delle risorse finanziarie.
Le domane devono essere redatte secondo uno schema che è reso disponibile dal Soggetto Gestore sul suo sito, a decorrere dalle ore 10.00 del giorno 20 marzo 2023 e fino alle ore 10.00 del giorno 30 giugno 2023. Se le domande presentate non sono conformi a quanto indicato non verranno prese in esame.
Il Soggetto Gestore raccoglie le domande in ordine cronologico e ne verifica la coerenza in tutti i suoi aspetti, inoltre monitora la disponibilità delle risorse finanziarie.
Ulteriori informazioni e chiarimenti possono essere richiesti agli esperti Energia:
Sede di Milano: tel. 02.58370.206/431, e-mail: energia@assolombarda.it.
Sede di Pavia: tel. 0382.37521, e-mail: pavia@assolombarda.it.