Diana Bracco ambasciatrice dell'Expo a Washington

La Presidente di Assolombarda è intervenuta a Washington all’incontro ''From School to Quality Work'' della Banca Mondiale, dedicato al tema dell’inserimento delle giovani donne nel lavoro

Washington, 10 ottobre 2008  - “Le Istituzioni e le imprese milanesi sono in grande sintonia con il progetto From School to Quality Work”, ha affermato Diana Bracco, Presidente di Assolombarda, intervenendo al convegno internazionale della Banca Mondiale dedicato al tema dell’inserimento delle adolescenti nel mondo del lavoro. Diana Bracco e Robert Zoellick con le ragazze dell'iniziativa

Di fronte a una platea composta da moltissime ragazze e da tante autorità internazionali tra cui il Presidente della World Bank Robert Zoellick e Cherie Blair della Cherie Blair Women’s Foundation, Diana Bracco ha poi aggiunto:  “In ogni parte del mondo, e soprattutto nei Paesi in via di sviluppo le donne saranno un motore sempre più importante di crescita economica, civile e culturale, capace di innescare cambiamenti sociali profondi. Ed è anche per questo che il Sindaco di Milano Letizia Moratti ha più volte affermato che il cammino verso l’Expo 2015 prevederà un impegno diretto per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile, anche attraverso progetti di microcredito. L’Expo che vogliamo realizzare in Italia nel 2015 sarà, prima di tutto, un grande progetto di solidarietà internazionale, fatto di formazione, di scienza e di ricerca, di cultura dello sviluppo sostenibile, in cui possano trovare spazio iniziative e progetti posti in essere in tutti i paesi del mondo. E i Paesi africani giocheranno un ruolo chiave in questo progetto. Del resto, saranno proprio le risorse umane a decretare il successo dell’Expo e di queste risorse, le donne – penso soprattutto alle adolescenti di oggi, che saranno le donne di domani – rappresentano il potenziale più forte”.

“Oggi, davanti a tante ragazze adolescenti di nazionalità diverse, provo emozione e orgoglio” ha concluso la Presidente di Assolombarda, “e guardo con maggiore ottimismo e  fiducia al futuro del nostro pianeta, perché saranno loro a costruirlo”.

Articolo de Il Giorno (11.10.2008)

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