Il portale degli interpelli

La SICAF che realizza interventi volti alla riqualificazione energetica ed al recupero delle facciate degli immobili di cui è proprietaria non può fruire delle corrispondenti detrazioni, neppure attraverso una delle modalità alternative previste, ossia non può utilizzare l'istituto della cessione del credito d'imposta a soggetti terzi né il cd. "sconto in fattura".

Il rimborso erogato dalla società al dipendente per il costo della connessione dati internet per l'effettuazione dell'attività lavorativa in smart working è deducibile per l'impresa ai fini IRES, in quanto costo sostenuto dalla società per soddisfare un’esigenza del lavoratore legata alle modalità di prestazione dell'attività in lavoro agile.

Il rimborso erogato al dipendente, connesso all'attività svolta in smart working, del costo relativo al traffico dati della linea internet della sua abitazione, non essendo supportato da elementi e parametri oggettivi e documentati, non può essere escluso dalla determinazione del reddito di lavoro dipendente, dunque rileva ai fini fiscali.

La conversione di una società per azioni in SICAF immobiliare, ai sensi dell’art. 35-bis e ss del D.Lgs. n. 58/1998 (TUF), determina l'interruzione del periodo d’imposta e il realizzo al valore normale dei beni della società “trasformanda” che confluiscono (rectius, permangono) nella SICAF. Si specifica il trattamento fiscale dell'operazione ai fini di tutte le imposte dirette e indirette.

L'atto di cessione del credito d'imposta formalizzato tramite scrittura privata non è soggetto all'obbligo di registrazione ai fini dell'imposta di registro, ai sensi dell'articolo 5 della Tabella, allegata al TUR. Inoltre, la cessione del credito verso altri soggetti, se è effettuata tra le parti dietro corrispettivo, si ritiene avere finalità e natura finanziaria, pertanto rientra ai fini IVA tra le operazioni esenti, ai sensi dell'art. 10, co. 1, n.1), del DPR 633/72.

Il contribuente che ha rassegnato le dimissioni da un rapporto di lavoro dipendente nel 2020, ma che ha finito di lavorare dopo il periodo di preavviso nel 2021, non può accedere al regime forfetario nel 2021, in quanto corrisponde al medesimo anno di cessazione del rapporto di lavoro dipendente, pertanto potrà applicare il regime agevolativo soltanto a partire dal 2022.