La ricarica di crediti su tessere utilizzabili per la raccolta delle giocate presso apparecchi di intrattenimento si qualifica, ai fini IVA, come emissione di un buono corrispettivo multiuso. Di conseguenza, il momento di effettuazione dell'operazione coincide con l'acquisto delle giocate e in caso di mancato utilizzo del credito entro la scadenza, le somme non sono soggette a IVA, poiché non costituiscono il corrispettivo di una prestazione di servizi o cessione di beni. Ai fini della determinazione del reddito d'impresa, il periodo di competenza va individuato nel momento in cui si realizza la giocata, previo pagamento del corrispettivo e/o del valore della partita con i crediti in essa trasferiti. Nel caso in cui i crediti spendibili sulla tessera non sono utilizzati entro la data di scadenza, l'importo non speso costituisce una sopravvenienza attiva.