Iran: nuove restrizioni USA verso il settore finanziario iraniano

Le nuove sanzioni, in vigore dall'8 ottobre, coinvolgono 18 banche iraniane e hanno efficacia extraterritoriale.

In data 8 ottobre 2020, l’Office of Foreign Assets Control (OFAC) statunitense ha adottato ulteriori misure – con efficacia extraterritoriale - contro il sistema finanziario iraniano.

Le nuove misure riguardano 18 banche iraniane, finora escluse dal perimetro delle sanzioni USA, e seguono l’Ordine Esecutivo 13902, emesso nel gennaio scorso che, ricordiamo, ha autorizzato a sanzionare qualsiasi soggetto operante in settori chiave dell’economia iraniana - manifatturiero, delle costruzioni, minerario o tessile iraniano - con l’obiettivo di bloccare eventuali fonti di ricavo del regime di Teheran che potrebbero essere reinvestite nel programma nucleare o in attività terroristiche e di armamento.

Le banche iraniane oggetto di nuova designazione sono le seguenti:

  • Amin Investment Bank
  • Bank Keshavarzi Iran
  • Bank Maskan
  • Bank Refah Kargaran
  • Bank-E Shahr
  • Eghtesad Novin Bank
  • Gharzolhasaneh Resalat Bank
  • Iran Zamin Bank
  • Islamic Regional Cooperation BankKarafarin Bank
  • Khavarmianeh Bank
  • Mehr Iran Credit Union Bank
  • Pasargad Bank
  • Saman Bank
  • Sarmayeh Bank
  • Tosee Taavon Bank
  • Tourism Bank
  • Hekmat Iranian Bank.

I beni di queste banche detenuti negli States verranno congelati, e gli istituti di credito stranieri che proseguono gli affari con le banche sanzionate rischiano di venire banditi dal mercato statunitense.

Contestualmente, OFAC ha rilasciato una licenza generale (General License L), che autorizza alcune limitate transazioni ed attività che coinvolgono gli istituti finanziari iraniani sanzionati, in particolare i settori medicale e agrifood.

OFAC inoltre ha pubblicato le nuove FAQ di orientamento (842, 843, 844, 845, 846 e 847) che, oltre a fornire indicazioni sull'ambito applicativo della Licenza generale, chiariscono gli effetti delle misure su soggetti US e non-US impegnati in transazioni umanitarie o in altre operazioni commerciali con l’Iran, inclusa l’eventuale esposizione a sanzioni secondarie per soggetti non-US.

In particolare, la FAQ 845 concede un periodo di wind-down di 45 giorni (con scadenza il 22 novembre 2020) per consentire ai soggetti non-US di chiudere eventuali operazioni in essere senza incorrere nelle sanzioni.

Restano invariate le deroghe previste per le transazioni di natura umanitaria con l’Iran (ossia la fornitura, inclusa la vendita, di prodotti agricoli, beni alimentari, medicinali o dispositivi medici).

Per ulteriori dettagli e approfondimenti: https://home.treasury.gov/policy-issues/financial-sanctions/recent-actions/20201008

Contatti

Area Internazionalizzazione e Commercio Estero, Giulia Repetto, tel. 0258370.497, e-mail ; Selena Pizzocoli tel. 0393638.237, e-mail selena.pizzocoli@assolombarda.it; Alberto Colli tel. 0382375233, e-mail alberto.colli@assolombarda.it

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