Platform economy: casi studio

Raccolta e analisi di imprese-piattaforma a livello nazionale e internazionale, con una proposta di linee guida per entrare nel mondo platform.

La platform economy è un nuovo modello di business che usa la tecnologia per connettere persone, organizzazioni e risorse all’interno di un sistema interattivo in cui si crea e si scambia valore.

In estrema sintesi, tre possono essere indicati quali elementi chiave in questo emergente sistema imprenditoriale[1]. Il primo: il match. La piattaforma è un “matchmaker”, un multi-mercato supervisionato da un operatore dove avviene l’incontro e la relazione diretta tra almeno due gruppi di utenti distinti (mercato A e mercato B). Il numero e la qualità dei “match” tra utenti, delle connessioni tra domanda e offerta, sono dunque fondamentali. Una logica, questa, tradizionalmente riconosciuta al mercato. La novità è che nel mondo di Internet e del digitale le connessioni instaurabili sono potenzialmente inedite, senza vincoli geografici e temporali. Dalla spinta tecnologica propria della platform economy si evince il secondo elemento: i dati. Questi ultimi sono originati in flusso continuo dalle infrastrutture digitali e consentono, anche a livello grezzo, studi di mercato estremamente capillari e in tempo reale, utili a innescare, gestire e mantenere il “match” ottimale. Infine, la terza chiave: gli effetti network. Le possibilità di incontro sono ampliate in funzione delle esternalità generate dalla piattaforma, secondo un circolo virtuoso dove all’aumentare degli utilizzatori cresce l’utilità delle relazioni finanche la loro necessità.

Ne segue che nel sistema imprenditoriale della platform economy sono fondamentali il numero di utenti, la qualità della relazione tra gli stessi, la dimensione e la liquidità della mole di dati raccolti presso di essi. È da questo ecosistema, esterno rispetto all’operatore della piattaforma, che originano creazione di valore e vantaggio competitivo. Il prodotto è il “match”. Gli utenti, i loro dati e le loro risorse in senso generale sono gli input per l’operabilità della piattaforma. Per questo motivo, nella platform economy viene a cadere la linearità tra costi e ricavi e si opera invece con limitati asset fisici e con costi operativi sostanzialmente nulli, tanto che si parla di scale without mass.

Con la platform economy si ribaltano pertanto le logiche del fare impresa, non più incentrata sulle risorse interne e circoscritta a un luogo fisico, bensì in grado di sfruttare risorse terze e di operare a livello globale. Come agire nel mondo platform a seconda della propria iniziativa imprenditoriale?

Questa ricerca, nata all'interno del Progetto Platform Economy coordinato da Mattia Macellari, presidente di Assolombarda Servizi, prova a rispondere tramite il racconto di alcuni casi studio ritenuti particolarmente significativi, per poi fornire alcune prime linee guida in merito ai modelli di business possibili, i value driver e il profilo finanziario, il mercato di riferimento – elementi chiave nella valutazione di quando e come convenga inserirsi nella platform economy.



[1] Per approfondimenti Assolombarda, Centro Studi (a cura di), “Platform economy: definizioni e prospettive”, Ricerca n. 08/2018 disponibile qui.

Non sei associato e ti servono informazioni?

Contattaci

Azioni sul documento

Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica
[Thomas Edison]
Risparmio

Se stai leggendo questa frase significa che non stai navigando da qualche minuto e questa modalità di risparmio energetico ti permette di consumare meno quando sei inattivo.

Alle volte per fare bene basta un piccolo gesto: perché anche il poco, giorno dopo giorno, diventerà molto.

Fare impresa sostenibile è il nostro impegno di responsabilità:
significa creare valore per le generazioni future, per gli stakeholder e per l’ambiente.

Assolombarda