Le società benefit: fare impresa misurando e comunicando il proprio valore ambientale e sociale

Essere società benefit per coniugare lo scopo del profitto con quello del beneficio comune: un binomio che piace sempre più a finanziatori e investitori.

Sommario

Cosa sono le società Benefit?

Le società Benefit (SB) sono state introdotte in Italia con la Legge di stabilità per l’anno 2016(1) .Tale veste giuridica prevede la possibilità per le società di poter perseguire in modo congiunto e integrato finalità di lucro e di beneficio sociale, intenzionalmente e consapevolmente specificati nello statuto.

Le Società Benefit si caratterizzano per la duplice finalità e l’individuazione del beneficio comune nelle clausole statutarie: la norma specifica, infatti, che “oltre” allo scopo lucrativo o mutualistico, persegue “anche” una o più finalità di beneficio comune da indicare nel proprio oggetto sociale, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di tutti gli stakeholders.

Perché essere Benefit?

Sono numerosi e di diversa natura i vantaggi derivanti dall'essere SB:

  • per migliorare la gestione interna, grazie alla necessaria interazione e cooperazione tra aree e funzioni diverse;
  • per fidelizzare maggiormente clienti e fornitori, dato che lo scopo del beneficio comune è inserito nello stesso statuto dell’azienda;
  • per attirare l'attenzione di investitori alla ricerca di investimenti responsabili perché comportano una pianificazione di medio-lungo periodo;
  • per esercitare un maggiore potere relazionale con nuovi partner e attrarre giovani talenti, dato che le nuove generazioni sono molto accorte al tema della sostenibilità;
  • per ottenere un punto di forza e di valutazione positiva nei tender di gara internazionali;
  • per beneficiare di un credito di imposta(2) nella misura del 50% dei costi di costituzione o trasformazione in società benefit fino ad un massimo di 10.000 euro. Tra i costi rilevanti rientrano le spese di consulenza, notarili e i costi per l’iscrizione al registro delle imprese.

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Origini delle società Benefit e numeri ad oggi

Dal 2016 l’Italia è il primo Paese in Europa e il primo al mondo, dopo i trenta Stati Americani cui ci si è ispirati, a essersi dotato di una legge che prevede la possibilità per le aziende di operare come SB. Le società con scopo di beneficio comune hanno iniziato a diffondersi negli Stati Uniti d’America a partire dalla seconda metà dello scorso decennio. In diversi Stati federali dell’Unione sono state approvate leggi che sostengono e favoriscono la nascita e lo sviluppo di tali società, meglio conosciute come «Benefit Corporation». Ad oggi, in Italia si contano oltre 1.000 SB con un raddoppio avvenuto nell’ultimo anno. Sul podio si collocano, al primo posto, la Lombardia, seguita da Lazio ed Emilia-Romagna.

Caratteristiche

  • Possono essere SB tutte le società previste dal Libro V del Codice Civile le società semplici, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società per azioni, società a responsabilità limitata, società in accomandita per azioni e le società cooperative, società mutue assicuratrici e società consortili. La qualifica di società benefit può essere adottata sia in sede di costituzione sia, successivamente, tramite ordinaria modifica statutaria da deliberare in assemblea straordinaria.
    L’oggetto sociale deve indicare il beneficio comune ossia il perseguimento, nell’esercizio dell’attività economica, di uno o più effetti positivi, o la riduzione degli effetti negativi, nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni e gruppi di soggetti coinvolti, direttamente o indirettamente, dall’attività della società quali lavoratori, clienti, fornitori, finanziatori, creditori, PA e società civile.

Obblighi

  • Individuare il soggetto o i soggetti responsabili a cui affidare funzioni e compiti volti al perseguimento delle finalità di beneficio comune.
  • Pubblicare annualmente, anche  sul sito internet dell’azienda, la relazione di impatto che comprende 5 aree: la governance, i rapporti con i lavoratori, i rapporti con gli altri portatori di interesse, l’ambiente. La relazione deve incorporare obiettivi, risultati, impatti e nuovi impegni. La normativa ha adottato come riferimento per la valutazione di impatto il B Impact Assessment (BIA), sviluppato dal 2006 dall’ente no profit “B Lab”. Questo strumento, disponibile on line gratuitamente, fornisce un giudizio e una misura dell’impatto sociale e ambientale, oltre che economico, di un’azienda.
  • Le SB sono sottoposte al controllo dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato che vigila sul perseguimento degli obiettivi dichiarati nell’oggetto sociale: le sanzioni previste vanno da un’ammenda alla chiusura, temporanea o definitiva, dell’attività di impresa.

Contatti

Per maggiori informazioni sul tema della finanza sostenibile e per un’assistenza personalizzata tramite Assolombarda Servizi, può richiedere on line un appuntamento oppure la invitiamo a contattare l’Area Credito e Finanza (fin@assolombarda.it; tel. 02.58370704).

Note

(1) Legge 28 dicembre 2015, n. 208 art. 1, commi da 376 a 384.

(2) Il beneficio è valido per spese a decorrere dal 19 luglio 2020 fino al  31  dicembre 2021.

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