Mercati energetici: segnali di rialzo, ma fondamentali rassicuranti

Premessa

A febbraio, la discesa dei prezzi si era accentuata rispetto a gennaio, confermando un trend ribassista, grazie al ritorno dell'operatività dei giacimenti norvegesi e le temperature miti.

Mercati energetici - aggiornamento marzo 2024

I prezzi delle principali commodity energetiche, dopo aver toccato i valori minimi dello scorso anno, sono tornati a salire nonostante un quadro fondamentale che continua a mandare segnali ribassisti.

Osservando i fondamentali di mercato, non troviamo corrispondenza ai recenti movimenti di prezzo poiché quasi tutte le variabili puntano verso il basso. In particolare, gli stoccaggi escono da una stagione di riscaldamento decisamente “poco impegnativa” poiché ad oggi il livello di riempimento medio a livello UE è di circa il 60% (massimo storico). Questa percentuale lascia ben sperare sia per la stagione estiva, poiché la domanda da riempimento sarà contenuta, che per la prossima stagione invernale, con ottima probabilità di iniziare con gli stoccaggi pieni. Anche il nucleare francese, l'idroelettrico e arrivi di gas via GNL e via tubo mostrano dei dati rassicuranti.

Le uniche preoccupazioni arrivano dalla domanda di GNL in Asia (soprattutto dalla Cina e da diversi Paesi emergenti) e dall’imminente scadenza del contratto di transito del gas russo attraverso l’Ucraina, che molto probabilmente non sarà rinnovato. In merito a quest’ultimo tema, nonostante sia già stato scontato dai partecipanti al mercato, non è escluso che possa ancora avere influenza sui prezzi. Si segnala, infine, che i prezzi della CO₂ sono tornati a valori attorno ai 60 €/ton e il loro andamento è fortemente influenzato da quello del gas.

Il prezzo medio di acquisto dell'energia elettrica (PUN) registrato come media mensile di marzo è pari a 88,98 euro/MWh, per quanto riguarda il gas, invece, il ttf si è attestato intorno ai 28,82 euro/MWh, i dati inseriti sono aggiornati al 19 marzo 2024.

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