Al fine di aumentare la qualità dell’ospitalità turistica delle strutture ricettive italiane, il DL n. 152 del 6 novembre 2021 ha introdotto all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) un credito d’imposta e un contributo a fondo perduto per interventi connessi alla riqualificazione delle strutture e digitalizzazione delle stesse effettuati fino al 31 dicembre 2024.
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare del credito d'imposta:
- le imprese alberghiere;
- le strutture che svolgono attività agrituristica;
- le strutture ricettive all’aria aperta;
- le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale.
Gli incentivi sono riconosciuti anche alle imprese titolari del diritto di proprietà delle strutture immobiliari in cui è esercitata una delle suddette attività.
Natura dell'agevolazione
Per gli interventi agevolati è previsto il riconoscimento di:
- un credito d'imposta, fino all'80% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione delle strutture;
- un contributo a fondo perduto, per un importo massimo pari a 40.000 euro, che può essere aumentato fino ad un massimo di 100.000 euro in caso di: spese per la digitalizzazione e l'innovazione delle strutture, imprese o società aventi i requisiti previsti per l'imprenditoria femminile, società la cui sede operativa è ubicata in alcune regioni del centro-sud Italia.
Spese ammissibili
Con avviso del Ministero del Turismo del 4 febbraio 2022 sono state definite nel dettaglio le spese ammissibili.
Sul totale delle spese ammissibili viene prima calcolato il contributo a fondo perduto; sull'ammontare rimanente delle spese ammissibili, non coperte dal contributo a fondo perduto, viene quindi calcolato il credito d'imposta.
Le agevolazioni sono concesse previa presentazione telematica di un’apposita domanda.
Gli incentivi sono riconosciuti nel rispetto delle condizioni e dei limiti previsti per gli aiuti "de minimis" e dal Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato.