Le imprese che beneficiano del credito d’imposta beni strumentali sono tenute ad alcuni obblighi documentali.

 

Indicazione in fattura della norma agevolativa

Le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati (sia “ordinari” sia “Industria 4.0”) devono contenere l’espresso riferimento alle disposizioni agevolative applicabili. 

 

Perizia, attestato di conformità, autodichiarazione

Per gli investimenti in beni 4.0, le imprese devono acquisire un’apposita documentazione attestante che i beni hanno le caratteristiche tecniche per essere inclusi negli allegati A o B della Legge n. 232/2016 e che sono "interconnessi". È necessaria una perizia (o un attestato di conformità) per i beni di costo unitario superiore a 300.000 euro, è sufficiente un'autodichiarazione (DPR n. 445/2000) del legale rappresentante per i beni di costo unitario non superiore a 300.000 euro.

  

Comunicazione al Mise (Mimit)

Il DL n. 39/2024 (art. 6) ha introdotto l'obbligo di inviare al Mimit apposite comunicazioni ai fini della fruizione del credito d'imposta beni 4.0. I modelli di comunicazione sono stati pubblicati con Decreto direttoriale Mimit del 24 aprile 2024 e sono disponibili sul sito del GSE.

Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica
[Thomas Edison]
Risparmio

Se stai leggendo questa frase significa che non stai navigando da qualche minuto e questa modalità di risparmio energetico ti permette di consumare meno quando sei inattivo.

Alle volte per fare bene basta un piccolo gesto: perché anche il poco, giorno dopo giorno, diventerà molto.

Fare impresa sostenibile è il nostro impegno di responsabilità:
significa creare valore per le generazioni future, per gli stakeholder e per l’ambiente.

Assolombarda