Alternanza scuola-lavoro: le condizioni per il successo

La ricerca si propone di delineare le principali caratteristiche delle esperienze di alternanza scuola-lavoro maturate negli ultimi due anni scolastici in Lombardia e, in particolare, sul territorio milanese, nonché di proporre alcune riflessioni e suggerimenti per un consolidamento e una diffusione dell’alternanza scuola-lavoro, anche alla luce di quanto previsto dalla “Buona Scuola”.

 

Un quadro d’insieme sull’alternanza scuola-lavoro in Lombardia
L’analisi degli esiti del monitoraggio realizzato da Indire ha evidenziato il peso dei percorsi di alternanza scuola-lavoro promossi in Lombardia nel panorama nazionale; nell’anno scolastico 2013-2014 la Lombardia è la regione con il maggior numero di:
istituti che hanno attivato percorsi di alternanza (423), pari al 17,9% degli istituti che hanno attivato l’alternanza in Italia;
studenti coinvolti (59.467, pari al 28,2% del totale): l’esperienza di alternanza scuola-lavoro ha coinvolto soprattutto studenti lombardi frequentanti istituti professionali (più di 30.000);
strutture ospitanti i percorsi: hanno sede in Lombardia 29.222 strutture ospitanti, pari al 33,4% del totale di quelle nazionali; in particolare in Lombardia si concentra il numero più alto di imprese coinvolte a livello regionale: quasi 17.000 aziende hanno ospitato circa 32.000 studenti, pari al 31,6% delle imprese coinvolte a livello nazionale e al 26,4% degli studenti italiani accolti in impresa. Si tratta, come a livello nazionale, soprattutto di micro e piccole imprese.
I dati dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia (USR) hanno confermato l’alto grado di diffusione dell’alternanza scuola-lavoro in Lombardia anche nell’a.s. 2014-2015:
circa il 65% degli istituti lombardi partecipa a percorsi di alternanza, anche se coinvolge ancora un numero limitato di studenti: 70.663 studenti, pari al circa il 18% degli studenti lombardi. Si tratta in misura maggioritaria di studenti che frequentano istituti professionali, che rappresentano il 42,5% del totale degli studenti in alternanza;
decisamente più limitato il grado di diffusione nei licei, sia a livello nazionale, sia a livello regionale: nell’a.s. 2014-2015 gli studenti di licei coinvolti in percorsi di alternanza scuola-lavoro in Lombardia sono più di 13.100 (circa 3.300 in provincia di Milano) e rappresentano circa il 19% degli studenti lombardi in alternanza scuola-lavoro.
Da un punto di vista più qualitativo e processuale, il monitoraggio realizzato dall’USR ha confermato:
il ruolo delle aziende nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, in particolare nella progettazione (le aziende sono coinvolte in più del 43% delle esperienze realizzate) e nella definizione delle competenze (più del 52% delle scuole ricevono segnalazioni e richieste dalle aziende),  con l’utilizzo dei laboratori aziendali (in più del 30% dei casi) e, più in generale, attraverso l’introduzione di ore curriculari di laboratorio nei programmi scolastici (in più del 55% delle esperienze);
la numerosità di docenti tutor coinvolti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro (3.666, pari a circa il 20% del totale dei docenti delle scuole statali lombarde) e di tutor aziendali (quasi 25.000), attivi nelle fasi di progettazione nel 76% delle scuole; inoltre, nel 73% delle scuole lombarde la valutazione delle competenze acquisite dagli studenti si fonda (anche) sul report formulato dal tutor aziendale;
i positivi risultati dei percorsi di alternanza scuola-lavoro: il 58% delle scuole lombarde hanno registrato significativi miglioramenti in termini di motivazione e di comportamento negli studenti e un elevato grado di soddisfazione degli studenti e delle famiglie interessati (la valutazione è decisamente positiva per circa il 90% degli studenti e per più dell’80% delle famiglie).
2.2 L’alternanza scuola-lavoro dal punto di vista
degli attori coinvolti
Alla luce della riforma approvata, è necessario un grande sforzo di diffusione e implementazione dell’alternanza scuola-lavoro. A questo fine l’analisi dei dati di monitoraggio è stata integrata con il coinvolgimento di dieci imprese che nel passato, più o meno recente, hanno aderito a progetti di alternanza scuola-lavoro proposti da Assolombarda.
Le aziende sono state individuate incrociando le diverse filiere (Chimica, ICT, Meccanica, Servizi alle imprese, Turistico alberghiero) e le relative classi dimensionali in modo da consentire la registrazione del punto di vista di imprese diverse per caratteristiche e organizzazione (una piccola e una media/grande per ciascun settore individuato). Le imprese intervistate sono state: Accenture, Accor Hospitality Italia, Arkema, Bayer, Bracco, Castel, Fluid-o-Tech, Mida, Starwood Hotels and Resorts, TECHINT Engineering & Construction; ambito privilegiato dell’interlocuzione è stata l’identificazione dei vantaggi derivanti dai percorsi di alternanza scuola-lavoro sia per l’impresa, sia per gli studenti partecipanti.
Al di là dell’importanza di ridurre la distanza ancora esistente fra scuola e mondo del lavoro, le aziende segnalano varie motivazioni che potrebbero favorire l’adesione a progetti di alternanza scuola-lavoro.
Clima aziendale: il coinvolgimento dei dipendenti che assumono il ruolo attivo di tutor aziendale nei percorsi di alternanza scuola-lavoro è molto forte e ciò impatta positivamente sull’organizzazione del lavoro; il clima aziendale migliora e aumenta la motivazione personale e la valorizzazione delle esperienze maturate nel corso degli anni da parte dei dipendenti coinvolti. A tal proposito gli intervistati segnalano: «Si rileva una grande energia attorno al progetto», «Il clima è ottimo», «Quello che ti aiuta come persona aiuta l’azienda» etc.
Selezione del personale: i percorsi di alternanza rappresentano un’occasione per scoprire eventuali talenti del “domani”, in quanto l’azienda può inserire in futuro gli studenti che durante il periodo di permanenza in azienda hanno dimostrato di possedere le caratteristiche richieste e, quindi, l’alternanza può essere propedeutica a individuare potenziali candidati per future assunzioni.
Contributo alle attività delle aziende: i percorsi di alternanza offrono inoltre la possibilità per l’azienda di assegnare ai ragazzi compiti che sono anche funzionali al normale lavoro, collaborando così alla buona riuscita di progetti e attività lavorative.
Immagine aziendale: attraverso la partecipazione a percorsi di alternanza emerge anche la possibilità di promuovere l’immagine dell’azienda nei confronti dell’opinione pubblica.
I vantaggi per gli studenti riguardano:
Acquisizione di competenze: la partecipazione a percorsi di alternanza un “arricchimento e ammodernamento” del percorso scolastico. Nel merito, gli intervistati segnalano che: «Spesso gli studenti ci dicono: finalmente capisco a cosa serve quello che studio», «Con il percorso formativo in azienda si rendono conto che anche le parti più noiose dello studio hanno un fondamento pratico molto importante», «L’esperienza in azienda aiuta a dare significato agli aspetti teorici» etc.
Orientamento professionale: l’alternanza è un’utile occasione anche ai fini orientativi, in quanto esperienza veramente operativa attraverso il training on the job che consente di sperimentare sul campo quello che potrebbe essere il proprio futuro professionale.

1. Un quadro d’insieme sull’alternanza scuola-lavoro in Lombardia


L’analisi degli esiti del monitoraggio realizzato da Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa) ha evidenziato il peso dei percorsi di alternanza scuola-lavoro promossi in Lombardia nel panorama nazionale; nell’anno scolastico 2013-2014 la Lombardia è la regione con il maggior numero di:

  • istituti che hanno attivato percorsi di alternanza (423), pari al 17,9% degli istituti che hanno attivato l’alternanza in Italia;
  • studenti coinvolti (59.467, pari al 28,2% del totale): l’esperienza di alternanza scuola-lavoro ha coinvolto soprattutto studenti lombardi frequentanti istituti professionali (più di 30.000);
  • strutture ospitanti i percorsi: hanno sede in Lombardia 29.222 strutture ospitanti, pari al 33,4% del totale di quelle nazionali; in particolare in Lombardia si concentra il numero più alto di imprese coinvolte a livello regionale: quasi 17.000 aziende hanno ospitato circa 32.000 studenti, pari al 31,6% delle imprese coinvolte a livello nazionale e al 26,4% degli studenti italiani accolti in impresa. Si tratta, come a livello nazionale, soprattutto di micro e piccole imprese.

I dati dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia (USR) hanno confermato l’alto grado di diffusione dell’alternanza scuola-lavoro in Lombardia anche nell’a.s. 2014-2015:

  • circa il 65% degli istituti lombardi partecipa a percorsi di alternanza, anche se coinvolge ancora un numero limitato di studenti: 70.663 studenti, pari al circa il 18% degli studenti lombardi. Si tratta in misura maggioritaria di studenti che frequentano istituti professionali, che rappresentano il 42,5% del totale degli studenti in alternanza;
  • decisamente più limitato il grado di diffusione nei licei, sia a livello nazionale, sia a livello regionale: nell’a.s. 2014-2015 gli studenti di licei coinvolti in percorsi di alternanza scuola-lavoro in Lombardia sono più di 13.100 (circa 3.300 in provincia di Milano) e rappresentano circa il 19% degli studenti lombardi in alternanza scuola-lavoro.


Da un punto di vista più qualitativo e processuale, il monitoraggio realizzato dall’USR ha confermato:

  • il ruolo delle aziende nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, in particolare nella progettazione (le aziende sono coinvolte in più del 43% delle esperienze realizzate) e nella definizione delle competenze (più del 52% delle scuole ricevono segnalazioni e richieste dalle aziende),  con l’utilizzo dei laboratori aziendali (in più del 30% dei casi) e, più in generale, attraverso l’introduzione di ore curriculari di laboratorio nei programmi scolastici (in più del 55% delle esperienze);
  • la numerosità di docenti tutor coinvolti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro (3.666, pari a circa il 20% del totale dei docenti delle scuole statali lombarde) e di tutor aziendali (quasi 25.000), attivi nelle fasi di progettazione nel 76% delle scuole; inoltre, nel 73% delle scuole lombarde la valutazione delle competenze acquisite dagli studenti si fonda (anche) sul report formulato dal tutor aziendale;
  • i positivi risultati dei percorsi di alternanza scuola-lavoro: il 58% delle scuole lombarde hanno registrato significativi miglioramenti in termini di motivazione e di comportamento negli studenti e un elevato grado di soddisfazione degli studenti e delle famiglie interessati (la valutazione è decisamente positiva per circa il 90% degli studenti e per più dell’80% delle famiglie).

2. L’alternanza scuola-lavoro dal punto di vista degli attori coinvolti

Alla luce della riforma approvata, è necessario un grande sforzo di diffusione e implementazione dell’alternanza scuola-lavoro. A questo fine l’analisi dei dati di monitoraggio è stata integrata con il coinvolgimento di dieci imprese che nel passato, più o meno recente, hanno aderito a progetti di alternanza scuola-lavoro proposti da Assolombarda.


Le aziende sono state individuate incrociando le diverse filiere (Chimica, ICT, Meccanica, Servizi alle imprese, Turistico alberghiero) e le relative classi dimensionali in modo da consentire la registrazione del punto di vista di imprese diverse per caratteristiche e organizzazione (una piccola e una media/grande per ciascun settore individuato). Le imprese intervistate sono state: Accenture, Accor Hospitality Italia, Arkema, Bayer, Bracco, Castel, Fluid-o-Tech, Mida, Starwood Hotels and Resorts, TECHINT Engineering & Construction; ambito privilegiato dell’interlocuzione è stata l’identificazione dei vantaggi derivanti dai percorsi di alternanza scuola-lavoro sia per l’impresa, sia per gli studenti partecipanti.


Al di là dell’importanza di ridurre la distanza ancora esistente fra scuola e mondo del lavoro, le aziende segnalano varie motivazioni che potrebbero favorire l’adesione a progetti di alternanza scuola-lavoro.

  • Clima aziendale: il coinvolgimento dei dipendenti che assumono il ruolo attivo di tutor aziendale nei percorsi di alternanza scuola-lavoro è molto forte e ciò impatta positivamente sull’organizzazione del lavoro; il clima aziendale migliora e aumenta la motivazione personale e la valorizzazione delle esperienze maturate nel corso degli anni da parte dei dipendenti coinvolti. A tal proposito gli intervistati segnalano: «Si rileva una grande energia attorno al progetto», «Il clima è ottimo», «Quello che ti aiuta come persona aiuta l’azienda» etc.
  • Selezione del personale: i percorsi di alternanza rappresentano un’occasione per scoprire eventuali talenti del “domani”, in quanto l’azienda può inserire in futuro gli studenti che durante il periodo di permanenza in azienda hanno dimostrato di possedere le caratteristiche richieste e, quindi, l’alternanza può essere propedeutica a individuare potenziali candidati per future assunzioni.
  • Contributo alle attività delle aziende: i percorsi di alternanza offrono inoltre la possibilità per l’azienda di assegnare ai ragazzi compiti che sono anche funzionali al normale lavoro, collaborando così alla buona riuscita di progetti e attività lavorative.
  • Immagine aziendale: attraverso la partecipazione a percorsi di alternanza emerge anche la possibilità di promuovere l’immagine dell’azienda nei confronti dell’opinione pubblica.


I vantaggi per gli studenti riguardano:

  • Acquisizione di competenze: la partecipazione a percorsi di alternanza un “arricchimento e ammodernamento” del percorso scolastico. Nel merito, gli intervistati segnalano che: «Spesso gli studenti ci dicono: finalmente capisco a cosa serve quello che studio», «Con il percorso formativo in azienda si rendono conto che anche le parti più noiose dello studio hanno un fondamento pratico molto importante», «L’esperienza in azienda aiuta a dare significato agli aspetti teorici» etc.
  • Orientamento professionale: l’alternanza è un’utile occasione anche ai fini orientativi, in quanto esperienza veramente operativa attraverso il training on the job che consente di sperimentare sul campo quello che potrebbe essere il proprio futuro professionale.

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