Lo start up di una Fondazione ITS

La dispensa si pone l’obiettivo di presentare i percorsi di Istruzione tecnica superiore (Its), scuole post-diploma ad alta specializzazione tecnologica, che rispondono alla richiesta di competenze qualificate e ad alto contenuto innovativo.

 

L’implementazione dei percorsi di Istruzione tecnica superiore nel sistema educativo italiano, sebbene accompagnata da risultati incoraggianti in termini di partenariato didattico e di placement dei diplomati in uscita da tali percorsi, può essere considerata ancora nella fase di start up. Gli ITS sono di fatto partiti con l’anno formativo 2011/2012 ed è stata recentemente avviata la terza fase di programmazione triennale.
Da qui l’esigenza di elaborare una dispensa che si qualifichi come una sorta di “vademecum” per tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nella progettazione e realizzazione dei corsi ITS; ciò anche nell’ottica di ampliare ulteriormente la conoscenza di tali percorsi e di promuoverli quale canale prioritario di formazione terziaria professionalizzante.
La dispensa parte da una presentazione dei percorsi di Istruzione tecnica superiore, inquadrandoli all’interno del sistema educativo italiano e descrivendone l’evoluzione normativa a partire dal DPCM 25 gennaio 2008 fino alla legge “La Buona Scuola” entrata in vigore nel luglio 2015. Sono inoltre descritte le caratteristiche didattiche che contraddistinguono i percorsi ITS, con la finalità di metterne in luce i tratti innovativi e distintivi nell’ambito del canale della formazione terziaria.
Successivamente sono tratteggiate le fasi di costituzione delle fondazioni di partecipazione che rappresentano lo strumento giuridico individuato dal legislatore per la progettazione e realizzazione dei corsi di Istruzione tecnica superiore. Nello specifico capitolo, dopo l’inquadramento normativo, sono delineati i passaggi per procedere alla costituzione di una Fondazione ITS: dalla identificazione dei soci, alla definizione dell’atto fondativo e del patrimonio, fornendo una panoramica sugli organi societari e sulla governance. Il capitolo intende, quindi, fornire un quadro esplicativo per l’eventuale nascita di nuove Fondazioni ITS, in una logica di replicabilità del modello e di ampliamento dell’offerta formativa oggi esistente.
A seguire, la dispensa illustra le modalità gestionali delle Fondazioni ITS, analizzando gli adempimenti di natura societaria, i processi di gestione operativa delle attività didattiche e degli aspetti economico-finanziari. Attraverso tale illustrazione, si intendono consolidare alcune modalità operative in uso presso le Fondazioni ITS, in un’ottica di condivisione di buone prassi e di semplificazione gestionale, a fronte della mancanza di una specifica disciplina sulle fondazioni di partecipazione.
Il capitolo successivo presenta le modalità di partecipazione e/o di collaborazione da parte delle aziende nella programmazione dell’offerta ITS. Tali percorsi sono, infatti, progettati a partire da una reale esigenza di professionalità espressa dalle imprese di un determinato territorio e le fondazioni di partecipazione prevedono obbligatoriamente la presenza delle aziende tra i soci fondatori. È tuttavia auspicabile un sempre maggiore coinvolgimento da parte del tessuto produttivo nella realizzazione operativa di tali percorsi, con l’obiettivo, da un lato, di garantire una forte alternanza di apprendimento tra momenti di studio e momenti di lavoro in azienda, dall’altro, di favorire opportunità occupazionali per i giovani in uscita dagli ITS.
Infine, viene offerta una panoramica sulle cinque Fondazioni alle quali Assolombarda, in partnership con alcune aziende associate, ha aderito con l’obiettivo di promuovere un canale formativo finalizzato a formare figure professionali altamente specializzate in comparti strategici per la competitività del territorio lombardo: meccanica-meccatronica, chimica-biotecnologie, turismo, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, green economy.

L’implementazione dei percorsi di Istruzione tecnica superiore nel sistema educativo italiano, sebbene accompagnata da risultati incoraggianti in termini di partenariato didattico e di placement dei diplomati in uscita da tali percorsi, può essere considerata ancora nella fase di start up. Gli ITS sono di fatto partiti con l’anno formativo 2011/2012 ed è stata recentemente avviata la terza fase di programmazione triennale.

Da qui l’esigenza di elaborare una dispensa che si qualifichi come una sorta di “vademecum” per tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nella progettazione e realizzazione dei corsi ITS; ciò anche nell’ottica di ampliare ulteriormente la conoscenza di tali percorsi e di promuoverli quale canale prioritario di formazione terziaria professionalizzante.

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A seguire, la dispensa illustra le modalità gestionali delle Fondazioni ITS, analizzando gli adempimenti di natura societaria, i processi di gestione operativa delle attività didattiche e degli aspetti economico-finanziari. Attraverso tale illustrazione, si intendono consolidare alcune modalità operative in uso presso le Fondazioni ITS, in un’ottica di condivisione di buone prassi e di semplificazione gestionale, a fronte della mancanza di una specifica disciplina sulle fondazioni di partecipazione.

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