Mercato Immobiliare post Covid: le riflessioni di analisti e operatori nel webinar del 7 luglio 2020
Assolombarda ha ospitato un convegno online che si poneva l’obiettivo di fornire riflessioni sul mercato immobiliare utili a imprese, investitori e pubbliche amministrazioni, a partire dagli impatti della crisi del Covid-19.
I dati disponibili a fine 2019 ci restituiscono un territorio il cui sistema economico è particolarmente dinamico; dinamicità che si riflette sul mercato immobiliare di uffici e capannoni sia in locazione, in aumento su entrambe le tipologie, sia in compravendita; la stessa dinamicità che si registra nella capacità di attrarre crescenti investimenti corporate. A partire da marzo 2020 l’emergenza sanitaria ha completamente cambiato lo scenario.
In questo momento di incertezza è complicato fare scenari e intravedere prospettive per il futuro, ma è altrettanto importante capire dove siamo ora. Secondo quanto riportato da Valeria Negri, direttore del Centro Studi Assolombarda, l’impatto del lockdown sulla produzione industriale in Lombardia è stato molto forte (-35% a marzo 2020, -45% ad aprile -30% a maggio), e la ripartenza avviata gradualmente nel corso del mese di maggio e proseguita a giugno è lenta, parziale e incerta, con una domanda sia interna sia estera ancora debole. A fine giugno 2020, la mobilità di merci e persone nell’area milanese è ancora inferiore al periodo pre-lockdown. L’impatto sul mercato del lavoro, e quindi sulle famiglie, sta iniziando ad essere rilevante, seppure mitigato da un grande ricorso agli ammortizzatori sociali (in Lombardia nei soli mesi di aprile e maggio 2020 sono già state autorizzate ore di Cassa Integrazioni equivalenti al 95% dell’intero anno 2010, picco della Grande Crisi).
Il settore immobiliare, anche a fronte di un quadro macroeconomico già complicato, stava attraversando un periodo positivo, soprattutto nel mercato milanese. Luca Dondi dall'Orologio, CEO di Nomisma, segnala che seppure gli impatti della crisi economica sulle famiglie non siano ancora totalmente visibili, è probabile che ci saranno dei riflessi negativi sulla capacità di sostenere i costi immobiliari ed effettuare investimenti. Secondo i diversi scenari previsionali, l’impatto negativo sul mercato immobiliare rischia di trascinarsi per i prossimi anni, sia in termini di compravendite residenziali che sui prezzi di uffici e negozi. L’emergenza sanitaria sta portando dei cambiamenti che impatteranno in maniera differenziata le diverse tipologie immobiliari. La percezione internazionale dei piani di recovery sarà fondamentale per determinare le strategie degli investitori corporate.
Due operatori di mercato che operano nei settori maggiormente rilevanti per le imprese, gli uffici e la logistica, hanno fornito la loro interpretazione del momento e alcune possibili strategie per la ripresa.
La crisi generata dal Covid-19 si è innestata su processi di trasformazione del settore, accelerando trend già in corso. Nel settore uffici, secondo Alexei Dal Pastro, CEO Italia di Covivio, i temi chiave per utilizzatori e investitori sono la sostenibilità ambientale degli edifici, il benessere per gli occupanti e la componente tecnologica e digitale. Gli interventi immobiliari devono essere integrati con il contesto urbano ed in particolare con gli hub di trasporto. In Italia c’è l’urgente necessità di continuare a migliorare lo stock immobiliare: attualmente a Milano gli uffici “Grade A”, ovvero efficienti e in grado di fornire ambienti di lavoro ottimali, sono solo il 15% del totale. Gli interventi di Covivio continueranno ad andare in questa direzione.
Anche nel settore logistico, secondo le osservazioni di Carlo Walder , Partner di Cushman & Wakefield, la crisi innescata dal Covid ha accelerato trasformazioni in atto. Le imprese hanno necessità di spazi efficienti, moderni e in luoghi strategici. Alcuni settori che già erano molto dinamici, e-commerce, grocery e farmaceutico, si sono dimostrati resilienti e necessiteranno di maggiori spazi per le loro attività. Per soddisfare questi bisogni gli immobili logistici si stanno trasformando con nuove tecnologie e integrando con le aree urbane, differenziandosi per tipologia e posizione. Secondo una recente survey di Cushman & Wakefield tra gli investitori attivi sul mercato italiano, il settore logistico si manterrà al centro delle strategie di investimento.
In questo momento di grandi riflessioni sul futuro delle aree urbane gli operatori immobiliari sono chiamati a partecipare ai processi di trasformazione del territorio, contribuendo con le loro soluzioni innovative a rispondere ai nuovi trend della domanda di imprese e persone. I dati del Centro Studi Assolombarda sull’andamento economico del territorio e di Nomisma sul mercato immobiliare ci diranno con sempre maggiore dettaglio il contesto della crisi e ci permetteranno di capire meglio da quale punto possiamo ripartire.
Le presentazioni dei relatori sono disponibili per il download in fondo a questa pagina.
Contatti
Per ulteriori informazioni: Carlo Capra, Area Territorio e Ambiente, tel. 02 58370520, e-mail carlo.capra@assolombarda.it
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