Assistenza sanitaria integrativa e rapporto con i Fondi - Report realizzato con il contributo delle aziende di Assolombarda

La ricerca realizzata da Assolombarda - in collaborazione con il centro WWELL dell'Università Cattolica - che, partendo da un’analisi del contesto esistente, ha analizzato i bisogni e le iniziative delle aziende sul tema della sanità integrativa.

E’ ormai inconfutabile che il nostro Paese si stia necessariamente orientando sempre più verso un modello che affianca alle prestazioni pensionistiche e sanitarie pubbliche servizi di tipo integrativo. Questa tendenza si riscontra anche nelle previsioni dei vari CCNL che, a decorrere dalla fine degli anni 90, hanno cominciato ad introdurre la previdenza complementare prima e l’assistenza sanitaria poi.

Tuttavia, a differenza dell’informazione sulla previdenza integrativa che è relativamente più accessibile, vista anche la presenza di una legislazione chiara e di un Ente di controllo, la stessa cosa non è possibile dirla relativamente all'’assistenza sanitaria integrativa, la quale si trova ad affrontare grosse sfide in tema di prestazioni e gestione di volumi enormi, anche a seguito di alcune carenze sempre più evidenti del nostro sistema sanitario nazionale, in assenza di un quadro legislativo che ne detti la regolamentazione. Ecco perchè da più parti è stato auspicato il compimento di un’operazione legislativa di riordino, capace di risolvere le criticità indicate con maggiore accuratezza sistematica.

Questo contesto genera un’ampia richiesta di consulenza da parte delle imprese, che riguarda in particolare:

  • supporto nel far comprendere alle proprie risorse il valore e il ruolo della sanità integrativa;
  • intermediazione nel contatto con i Fondi, laddove le prestazioni erogate non siano di facile accesso;
  • confronto tra le proprie polizze private e il Fondo contrattuale e/o integrazione di quanto offerto dal Fondo, anche rivolgendosi a un mercato di tipo assicurativo.

E' inoltre da sottolineare come l’attenzione sull’assistenza sanitaria integrativa sia anche traghettata dalla strategicità delle iniziative di welfare aziendale e contrattuale, come una delle forme potenzialmente più apprezzabili dai lavoratori poichè diretta a tutelare la loro salute e a rendere accessibile l’accesso alle prestazioni, laddove il SSN si riveli lento e carente.

Sono queste le premesse che hanno portato Assolombarda, con il supporto scientifico dell'Università Cattolica, ad effettuare questa ricerca, la quale partendo dall’analisi del contesto e operando una ricognizione dei Fondi contrattuali esistenti, ha poi privilegiato il coinvolgimento e l'ascolto attivo delle imprese associate, sia grazie alla partecipazione a specifici Focus group, all'interno dei quali hanno contribuito a valorizzare e condividere le loro esperienze sul tema, sia grazie ai dati raccolti dal Centro Studi di Assolombarda.

Obiettivo generale è stato, infatti, quello di raccogliere le opinioni di rappresentanti di realtà organizzative di piccole, medie e grandi dimensioni sul tema della sanità integrativa, sulla sua rilevanza nell’ambito più generale del welfare aziendale, e sugli aspetti di opportunità e criticità ad esso legati.

Nel corso dei vari Focus group è stato proposto alle aziende associate di riflettere sui seguenti temi:

  • il valore dell’assistenza sanitaria integrativa all’interno delle iniziative di welfare aziendale: come è cambiato nel tempo, quali aspettative ci sono per il futuro;
  • i bisogni dell’azienda per una più efficace gestione delle opportunità offerte dall’assistenza sanitaria integrativa;
  • le criticità legate al tema dell’assistenza sanitaria integrativa;
  • i bisogni di salute e le preferenze espressi dai lavoratori e l’adeguatezza dell’assistenza sanitaria integrativa: come sono indagati i bisogni, qual è il grado di soddisfazione percepito, quali bisogni tendono a non trovare risposta, differenze tra gruppi di lavoratori, specificità aziendali e di settore, il ruolo delle iniziative di prevenzione;
  • la gestione dell’emergenza COVID-19: iniziative intraprese, opinioni sull’impegno assunto dai Fondi di assistenza sanitaria integrativa in questo senso;
  • aspettative e desiderata dell’azienda rispetto a possibili iniziative in tema di assistenza sanitaria integrativa che potrebbero essere intraprese dalle associazioni di rappresentanza delle imprese.

Le esperienze raccolte dalle imprese partecipanti alla ricerca indicano che nella grande parte dei casi l’assistenza sanitaria integrativa è di origine contrattuale – sostenuta dalla contrattazione collettiva nazionale, ma anche dai contratti integrativi predisposti dalle aziende. Tuttavia, l’offerta di benefit di welfare di natura sanitaria si sviluppa anche al di fuori della contrattazione, nell’ambito di piani di welfare aziendale sviluppati unilateralmente dal management per rispondere ai bisogni dei lavoratori.

Durante i Focus sono emersi vari temi, come ad esempio quello relativo ai differenti modi in cui la sanità integrativa viene interpretata, promossa e comunicata dalle aziende di grandi dimensioni e da quelle medio-piccole, nonché le difficoltà che le stesse incontrano nel far percepire ai lavoratori il vantaggio offerto dall'assistenza sanitaria integrativa.

In conclusione lo studio delinea per le aziende un ruolo fondamentale che deve giocarsi su un duplice binario e in riferimento a due obiettivi complementari: quello dell’empowerment individuale dei lavoratori – ossia della maturazione di una capacità di scelta competente e consapevole – e quello della valorizzazione responsabile nell’utilizzo delle risorse (pubbliche e private).

Questa ricerca, nel rilevare i punti di debolezza del sistema vigente, e nel contempo suggerire spunti di riflessione e di miglioramento, vuole rappresentare l’impegno dell’Associazione nel supportare le imprese su questo tema, e favorire il dialogo tra le imprese e il sistema dell’assistenza sanitaria integrativa.

Contatti

Area Lavoro e Previdenza, telefono 02-58370.336-213, e-mail .
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