Decreto legge Rilancio: proroga della rideterminazione del costo d’acquisto dei terreni e delle partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati

Il decreto Rilancio¹ prevede, per i beni posseduti al 1° luglio 2020, la possibilità per i contribuenti di rivalutare il valore delle partecipazioni non negoziate e dei terreni.

Le persone fisiche, società semplici ed enti non commerciali possono procedere alla rivalutazione dei terreni agricoli ed edificabili allo scopo di rideterminare il costo ai fini del calcolo della plusvalenza ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettere a) e b) del Tuir, nonché le partecipazioni in società non quotate possedute da persone fisiche e società semplici, ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera c) e seguenti del Tuir, attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva da applicare sul maggior valore attribuito ai cespiti a seguito di apposita perizia.

Le aliquote dell’imposta sostitutiva sono stabilite nella misura dell’11 per cento:

- sia per le partecipazioni che, alla data del 1° luglio 2020, risultano qualificate ai sensi dell’art. 67, comma 1, lett. c), del TUIR, sia per le partecipazioni non qualificate;

- sia per i terreni edificabili e con destinazione agricola.

L’imposta sostitutiva deve essere versata entro il 30 settembre 2020, o al massimo in tre rate, la prima entro tale data, con la maggiorazione in questo caso del 3% annuo a titolo di interessi sulle rate successive.

Note

1. Articolo 137, del Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, GU n.128 del 19-5-2020 - Suppl. Ordinario n. 21

Contatti

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