Quali strategie per una migliore formazione su salute e sicurezza in azienda?
È opportuno che la formazione specifica sia effettuata dall’azienda e sia mirata ai principali divieti e alle fondamentali regole di sicurezza aziendali.
E’ utile affiancare alla formazione “in aula” anche momenti specifici “sul campo”, usando strumenti e approcci didattici adatti alla percezione e alla comprensione degli studenti (si ricorda che i formatori devono essere in possesso dei requisiti del DM del 2013, ma che il tutor e i preposti possono supportare la formazione con l’esperienza e la sensibilizzazione alle misure di sicurezza, ai principali divieti e alla percezione del rischio).
La formazione, l’informazione e l’addestramento dovrebbero essere tarate al “linguaggio e alla cultura” dei giovani ed è, quindi, opportuno definire e consegnare al giovane le principali regole di comportamento e i principali divieti (esempio completo in allegato), organizzando e assicurando la vigilanza sugli stessi.
Con riferimento all’addestramento, occorre ricordare che questo viene effettuato da persona esperta (ovvero il preposto) sul luogo di lavoro e consiste in:
- una prova pratica, per l’uso corretto e in sicurezza di attrezzature, macchine, impianti, sostanze e DPI (es. di III categoria, salva-vita e di protezione dell’udito);
- un’esercitazione applicata, per le procedure di lavoro in sicurezza (quelle che sono alla base della formazione specifica ricevuta).
Gli interventi di addestramento effettuati devono essere tracciati in un apposito registro.