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Si sta assistendo ad una profonda trasformazione del settore energetico ed economico in Europa, nella direzione della sostenibilità e della riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti. Gli obiettivi europei della transizione energetica impongono agli Stati Membri di trovare tutte le soluzioni possibili che possano contribuire in maniera complementare e sinergica al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e al 2050.

L’idrogeno, in quanto vettore energetico flessibile e sostenibile, può giocare un ruolo molto importante e oggi è considerato imprescindibile per raggiungere questi target stringenti grazie al fatto che non genera emissioni di CO2. L’idrogeno potrà porsi non solamente come una soluzione chiave per abilitare la transizione energetica, ma anche come un’opportunità di leadership tecnologica per il tessuto industriale italiano.

Il settore dell’idrogeno è infatti in continua crescita ed evoluzione lungo tutta la supply chain: dalla produzione, al trasporto e stoccaggio, fino alle molteplici applicazioni nei diversi ambiti. Tuttavia, al momento, non tutto il potenziale viene sfruttato in modo efficace. Da qui l’esigenza di facilitare il dialogo tra il mondo della ricerca e quello dell’industria per stimolare il progresso scientifico e la diffusione che questo vettore energetico potrebbe avere.

Da queste considerazioni nasce quindi l’idea di creare uno spazio digitale dove ricerca e impresa possano dialogare e collaborare al fine di realizzare sperimentazioni e progettualità legate all’idrogeno. In questo scenario Assolombarda, il Lombardy Energy Cleantech Cluster (LE2C) e l’Associazione Italiana Idrogeno e Celle Combustibile (H2IT) hanno raccolto la necessità di costruire una piattaforma di networking che incentivi lo sviluppo dell’idrogeno attraverso l’incontro tra domanda e offerta.

Le aziende, grazie ad una mappa interattiva, avranno la possibilità di individuare un laboratorio o un centro di ricerca che possa approfondire, sviluppare e testare soluzioni idonee alle necessità progettuali.

I Centri di Ricerca pubblici e privati, al contempo, disporranno di un utile strumento tramite cui mettere a disposizione le proprie infrastrutture per effettuare le prove sperimentali, ampliando la possibilità di reperire fondi per i propri laboratori.

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Un motore di ricerca renderà poi visibile l’intera offerta sul territorio e – tramite delle parole chiave legate all’ambito di applicazione (produzione, trasporto, stoccaggio, usi finali, …) e delle caratteristiche specifiche del progetto – si renderà semplice e veloce individuare i laboratori più adatti alle proprie esigenze.

La piattaforma mira a realizzare un collegamento diretto tra il mondo della ricerca e quello industriale, facilitando il matching a vari livelli tra le imprese che vogliono investire nel campo dell’idrogeno, e Università, Centri di Ricerca e Laboratori privati che dispongono di infrastrutture e competenze necessari ad un proficuo sviluppo tecnologico.