L’emergenza Covid-19 ha messo in luce tutte le nostre fragilità di uomini e di imprenditori. Lo sappiamo, siamo stati duramente colpiti, non solo negli affetti, ma anche nell’impatto sulla nostra economia e sulle nostre imprese.
Questa pandemia, che si è abbattuta sulla Lombardia con estrema violenza generando una paralisi del sistema produttivo e crolli record dell’attività nell’ordine del -45% ad aprile, ci ha messo davanti all’urgenza di ripensare modelli di sviluppo, organizzativi e di filiera che ci sembravano assodati.
Ripartiamo innanzitutto da questa consapevolezza e dalla voglia condivisa di tornare a crescere sui mercati internazionali. I dati di giugno e luglio ci dicono che molte delle nostre imprese, seppur lentamente, si sono rimesse in moto, ma non illudiamoci, ci aspettano anni duri e di sacrificio.
Non dobbiamo farci trovare impreparati se vogliamo cavalcare la ripresa e volgere questa situazione a nostro vantaggio. Oggi, insieme, abbiamo l’occasione di trasformare questa drammatica crisi in un’opportunità incidendo, una volta per tutte, sui freni che da sempre ostacolano lo sviluppo delle nostre imprese.
L’Europa che molte volte è stata poco attenta e solidale verso il nostro Paese, questa volta ha messo in campo attraverso il MES (37 miliardi) e il Recovery Fund (209 miliardi) importanti strumenti finanziari, che dobbiamo sfruttare al meglio, per fronteggiare la crisi sanitaria e quella economica.
Prima di qualsiasi azione, servono misure efficaci per il sostegno finanziario alle imprese, misure che producano crescita e che rilancino la domanda. Penso, per esempio a Industria 4.0, all’investimento nella trasformazione digitale che durante questa pandemia ha coinvolto i processi di lavoro rivelandosi un alleato essenziale per gestire la crisi Covid-19 e mitigare la quarantena.
Allo stesso tempo, occorre tracciare un piano strategico di lungo periodo per il rilancio dell’attrattività e della competitività del territorio, a cominciare dallo sblocco delle opere pubbliche, determinanti per la ripartenza e messa in sicurezza del nostro territorio, dalla riforma del fisco più equa che incentivi a investire nelle nostre aziende e infine a una burocrazia uguale ai nostri vicini paesi europei.
Voglio assicurarti che Assolombarda sta lavorando insieme a Confindustria affinché, attraverso le nostre proposte al Governo, i finanziamenti che l’Europa ci ha messo a disposizione non vengano persi o, peggio, sprecati.
In questi mesi Assolombarda ha operato con il massimo impegno per stare vicino alle nostre imprese. Un lavoro che continuerà anche ad agosto con la task force operativa che è diventata un punto di riferimento per noi imprenditori e per il territorio. In questa delicata fase di ricostruzione, serve l’aiuto di tutti.
In Lombardia, abbiamo sempre avuto la capacità di progettare, raccogliere nuove sfide e crescere. Ora insieme dobbiamo guardare oltre l’emergenza con fiducia. Grazie al coraggio, alla concretezza del fare, alla passione civile e alla visione che da sempre, come imprenditori, ci caratterizzano, sapremo ripartire e tornare più grandi.
Per il nostro territorio, per le persone che lavorano con noi, per le generazioni future.